Dal 26 al 29 maggio scorso si è svolta a Paestum la prima edizione del Salone della Dieta mediterranea (D-MED), luogo di incontro che voleva offrire una visione complessiva legata a tutti gli aspetti della dieta mediterranea. È stata l’occasione per un confronto sugli aspetti complessivi legati a questo stile di vita, fra cibo e salute, ambiente e non ultimi, i risvolti culturali e sociali.

Durante l’evento, fra gli eventi gastronomici e culturali, si sono alternati convegni scientifici nazionali ed internazionali, che hanno visto la partecipazione di istituzioni del settore della ricerca e dell’università e una selezione di produttori legati alla dieta mediterranea.

Durante il convegno, che ha concluso il programma scientifico domenica 29 maggio, sono intervenuti tre attori del Gruppo Operativo CAPRINI ERBOSI, la dott.ssa Sepe, il prof. de Feo e il dr Forte, responsabili dei rispettivi partner del progetto, che ricerca l’innovazione per un prodotto tipico della dieta mediterranea, il formaggio, unita a modelli di economia circolare e valorizzazione della biodiversità, che traslano la tradizione nella contemporaneità delle esigenze moderne.

Formaggi noti come il caprino spalmabile, la caciotta e il caprino stagionato si vestono di novità grazie alle proprietà delle erbe spontanee campane, per dare una spinta di innovazione a un settore importantissimo per la regione Campania. Oppure una linea di cosmetici che parte lontano nella storia della civiltà del mediterraneo, fino a prodotti che raccontano come gli scarti possano essere risorse pregiate e veicolo di rinnovamento aziendale.

Si parla di sapori antichi che si rinnovano per seguire esigenze, gusti e richieste di mercato più attente alla salute e al legame con il territorio, per migliorare, implementare e far crescere un tessuto economico come quello della zootecnia legata alla produzione di latte di capra.  

Tra gli intervenuti, dunque, al Salone della Dieta MEDiterranea, ha portato la propria esperienza il dott. Forte, per conto del partner Fattoria del Gelso Bianco. La Fattoria, racconta, è nata agli inizi degli anni duemila riprendendo quella che è una lunga tradizione di famiglia legata all’allevamento delle capre. Nel tempo dalla sola produzione di formaggi, l’offerta dell’azienda si è ampliata e adesso, in Fattoria non è difficile incontrare scolaresche intente ad attraversare il bosco narrante, o a cimentarsi in laboratori sui sensi del latte. Lo spirito che ci ha spinto a diversificare l’utenza ci ha motivato nell’ampliare l’offerta dei formaggi con qualcosa di nuovo. Da qui, l’incontro con il CREA Zootecnia e Acquacoltura di Bella (PZ) e con il Dipartimento di Farmacia dell’Università degli studi di Salerno.

Il dialogo sui possibili utilizzi delle erbe spontanee, nuove tipologie di  formaggi, l’utilizzo del siero di scarto derivante dalle nostre produzioni che genera economia circolare, hanno dato vita ad un partenariato tra i due Enti di ricerca e aziende private (Az. agricola Caselle di Pontecagnano Faiano, Fattoria del Gelso Bianco di Montano Antilia – Cilento – e Printing Agency di Cuccaro Vetere): è così nato il Gruppo Operativo CAPRINI ERBOSI, da cui il progetto che attraverso una partnership di ricerca e di campo, vuole mettere a punto formaggi e cosmetici innovativi, con i profumi e le biomolecole delle erbe spontanee e officinali del nostro territorio. Il partenariato segue tutte le fasi progettuali con l’obiettivo, in parte già raggiunto, di creare una linea cosmetica al naturale a base di siero di latte di capra ed essenze mediterranee ad elevato poter antiossidante, e una serie di formaggi innovativi arricchiti da erbe aromatiche con varie tecnologie. Come azienda stiamo acquisendo nuovi metodi, che ci sostengono nel processo di innovazione, e ci aiutano a convertire le produzioni tradizionali e a essere più competitivi nel mercato dei prodotti zootecnici.

Innovazioni che fondono le radici territoriali delle nostre antiche produzioni e della biodiversità floristica della Campania.

Categorie: News